Selettività nei bambini…argomento che sotto certi punti di vista angoscia moltissimo i genitori, io stessa, ho avuto un periodo da mamma con tantissimi dubbi, perplessità e paure…perchè l’inadeguatezza di sbagliare e non essere in grado di soddisfare i bisogni dei figli ci fa vacillare.
Selettività
Da che cosa nasce la selettività? Prima di tutto dobbiamo pensare che anche i bambini, come noi adulti, hanno delle preferenze, di consistenze, sapori e si affinano crescendo (anche per emulazione).
Io ho due figli che sono completamente diversi in fatto di cibo, ma davvero tantissimo, e dopo l’esperienza con mia figlia che ha iniziato a mangiare appena compiuti i sei mesi, mai avrei pensato che con mio figlio sarebbe stato nettamente l’opposto.
Crescendo le cose non sono cambiate, ma sicuramente mio figlio ha imparato ad avere preferenze e io ho imparato a comprendere che se lui non vuole certe cose non ha alcun senso insistere.
E se non mangia?
Mi hanno sempre ripetuto: i bambini si sanno regolare da soli e questa frase negli anni ha assunto un significato nella mia testa e nella mia vita.
Mio figlio non ha mangiato mai volentieri le “pappette”, non amava le consistenze “viscide”, non ha mai amato molto la frutta in crema, i papponi che facevo con crema di cereali, proteina, crema di frutta secca etc…abbiamo avuto una vera fase di “rifiuto” di certi cibi e quindi l’ho allattato molto finchè non ha raggiunto poi una certa autonomia con i cibi più solidi.
Se potessi tornare indietro direi alla mamma affranta: non ti preoccupare, perchè tuo figlio crescerà rispettando la sua crescita amando broccoli, cavolo nero, carciofi crudi, cavolo cappuccio e molte altre cose…
Mangia comunque sempre poco, intendiamoci, veste giusto e non è un bimbo “grande”, ma cresce benissimo e rispettando la sua età.
Lui è così, ogni bimbo è diverso, non possiamo pensare che sia sbagliato.
Prova questa ricetta!
Cosa fare
Io posso dirvi quello che ho fatto sempre io, capendo con il tempo.
Se cucino un cibo nuovo per la famiglia cerco sempre di proporre e far assaggiare, se poi non piace, chiedo almeno che quello che si ha nel piatto venga mangiato.
Più che altro per non avere avanzi e capire che ci sono sempre cibi nuovi che si possono provare.
Cucino cibi che amano, più volte nella settimana, abbiamo la serata più goduriosa con panini o pizza.
Non c’è una formula magica per tutti, perchè alla fine il rapporto con il cibo deve essere armonico e mai forzato, sono sicura che si troverà il giusto equilibrio in tutte le famiglie.
Io ci ho messo tempo, ma alla fine abbiamo trovato il nostro.
Se vuoi raccontarmi la tua esperienza, ti leggo, volentieri!
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Un abbraccio,
Samantha